Tailandese- Luca Molteni

Luca Molteni

Massaggio Thailandese

  


 

La tecnica si ispira al massaggio ayurvedico, si basa sulla cosiddetta teoria dei meridiani, una teoria che viene tramandata con cura e dovizia di particolari di generazione in generazione. Il segreto del massaggio thai, quindi, che molti, a ragione, accostano anche ad un’altra delle tecniche più note al mondo come il massaggio shiatsu, rimane di conoscenza esclusiva per coloro che praticano questa disciplina, anche se i benefici della virtuosa metodologia thai sono comunque noti al grande pubblico.

L’obiettivo di questi trattamenti, infatti, è quello di riattivare la circolazione energetica del corpo sfruttando tutte le potenzialità di autoguarigione proprie del nostro organismo.

 

Sono numerosi, nel massaggio thailandese, benefici e vantaggi per coloro che si sottopongono in modo regolare ai numerosi trattamenti previsti dalla disciplina. Il massaggio thai, infatti, non solo è in grado di stimolare il corpo a liberare l'energia contenuta e trattenuta al suo interno, ma permette anche di riattivare ed aumentare l'intera attività vascolare, elemento fondamentale per favorire la corretta e costante eliminazione delle tossine.

Ciò lo rende molto indicato per chi presenta patologie legate a nevralgie e lordosi. Non solo: la natura più profonda del massaggio thailandese fa sì che i suoi benefici siano sostanziali sia nei disturbi legati all’insonnia che in quelli, ancora più gravi, tipici della depressione.

Questa tipologia di massaggio permette alla persona trattata di affrontare il massaggio completamente vestita (con abiti comodi e possibilmente in fibre naturali).

 

Thai


La storia.


Le origini del massaggio thai risalgono ad almeno 2500 anni fa. Una storia antichissima, quindi, che nel corso dei secoli si è evoluta e perfezionata, mantenendo sempre intatte ed inalterate le sue caratteristiche chiave poste in essere da colui che, ancora oggi, è identificato come l’unico fondatore delle teorie, Jivaka Kumar Bhacca.
La leggenda che ruota attorno all’inizio del massaggio thailandese dice che Bhacca abbia appreso le modalità della tecnica durante il suo pellegrinaggio in compagnia del Buddha, direttamente dalla popolazioni visitate.Ciò conferma l’idea che il massaggio rilassante di origine orientale sia strettamente legato con il buddismo che, nel corso degli anni, ha rappresentato una vera e propria cassa di risonanza per questa disciplina benefica e curativa ancora molto praticata nei templi thailandesi.


 


Benefici del massaggio Thai.

Il massaggio thai abbina un potere curativo concreto, migliorando le funzionalità a livello di sistema nervoso. In questo modo i benefici della pratica orientale rappresentano un vero toccasana in caso di dolori muscolari, contratture, tensioni emotive, sciatalgie, dolori cervicali e reumatici che, grazie al massaggio thailandese, possono essere alleviate nel giro di pochissimo tempo.
L’azione sulle articolazioni e sui muscoli, infatti, è decisamente efficace anche nei soggetti con sintomatologie acute. Inoltre, il suo potere stimolante sul sistema cardiovascolare aiuta anche a regolare la pressione cardiaca.


Controindicazioni ed indicazioni.

Esistono casi, tuttavia, in cui il massaggio thai non deve essere praticato perché potrebbe andare a peggiorare patologie presenti o perché non compatibile con lo status corporeo: queste casistiche riguardano i soggetti che presentano ernia iatale, ipertensione arteriosa, disturbi cardiaci, fratture, infiammazioni acute e ferite, oltre a tutte le donne in stato interessante che potranno tornare a sottoporsi alle sedute thai una volta portata a termine la gravidanza.
È invece fortemente consigliato negli sportivi e negli atleti che svolgono, a livello agonistico e non, discipline aerobiche come ad esempio il calcio, il basket, e la corsa: il massaggio thailandese, infatti, è in grado di far diminuire il tempo di recupero necessario a riacquistare le forze corporee, grazie all’intensa attività rilassante a cui viene sottoposto il fisico.